1 Maggio 2025
La Corte UE denuncia opacità nei fondi alle ONG


Marco SQUARTA in the EP in Brussels

Necessari controlli rigorosi per fermare gli sprechi nei finanziamenti

Squarta (FDI) – Marco Squarta, eurodeputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione CONT per il controllo dei bilanci, ha commentato duramente la Relazione speciale 11/2025 della Corte dei conti europea, che mette in evidenza gravi lacune nella gestione dei fondi pubblici destinati alle ONG. Secondo il rapporto, dal 2021 al 2023 sono stati stanziati 7,4 miliardi di euro per il settore, ma la Corte dei conti UE ha rilevato un’evidente carenza di controlli su queste risorse. Squarta ha sottolineato che, mentre l’Unione europea chiede sacrifici e rigore ai cittadini, alle imprese e agli Stati membri, le istituzioni stesse mostrano una preoccupante mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi.

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Il documento evidenzia come, dietro la sigla “ONG”, si nascondano spesso enti che non operano nel campo del volontariato ma perseguono fini privati o commerciali. Questi enti ricevono fondi pubblici senza che vengano effettuate verifiche sistematiche sulla loro attività. La Corte dei conti europea ha anche rivelato che il 90% degli enti finanziati non è correttamente classificato, con dati incompleti e, in molti casi, non aggiornati. Inoltre, una ristretta élite di 30 ONG ha ricevuto oltre il 40% dei fondi distribuiti dall’UE negli ultimi dieci anni. In alcuni casi, queste organizzazioni hanno utilizzato i finanziamenti per attività di lobbying politico, un fatto che solleva ulteriori preoccupazioni sulla trasparenza dell’utilizzo dei soldi pubblici.

Squarta ha dichiarato che, di fronte a questa situazione, è necessario un cambiamento radicale nella gestione dei fondi europei destinati alle ONG. Il deputato di Fratelli d’Italia ha ribadito che il suo partito non rimarrà in silenzio, e ha chiesto l’introduzione di controlli preventivi rigorosi sui finanziamenti, con una tracciabilità totale dei fondi. Ha inoltre richiesto una definizione giuridica chiara di ONG che sia valida in tutta l’Unione europea, e l’esclusione dai finanziamenti di quelle organizzazioni che non rispettano i valori fondamentali dell’UE.

Per fare luce sui meccanismi opachi che caratterizzano i finanziamenti alle ONG, Fratelli d’Italia ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta europea sui finanziamenti legati al Green Deal. Secondo il partito, troppe risorse pubbliche vengono indirizzate verso soggetti privati senza un controllo democratico, mascherato dietro la retorica della transizione ecologica. Squarta ha rimarcato come i finanziamenti destinati a iniziative ambientali finiscano spesso a entità private senza che vi sia una reale verifica sull’efficacia dei progetti finanziati.

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In un contesto così problematico, Squarta ha dichiarato che Fratelli d’Italia intende continuare a combattere contro gli sprechi e la gestione opaca dei fondi europei. Il deputato ha concluso con un appello alla rigorosità, alla trasparenza e alla giustizia da parte del Parlamento europeo. «Non possiamo permettere che le ONG diventino un nuovo canale di spreco», ha affermato. «Saremo in prima linea per garantire che i fondi pubblici vengano utilizzati correttamente, nell’interesse dei cittadini europei».

Il tema della gestione dei fondi pubblici, soprattutto in relazione alle ONG e alle iniziative di carattere ambientale, continua a sollevare interrogativi sulla necessità di migliorare i controlli e le verifiche sugli enti che operano con risorse europee. Il Parlamento europeo e le istituzioni dell’UE dovranno rispondere a queste sollecitazioni e adottare misure per garantire una gestione più efficiente e trasparente dei fondi pubblici.

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