1 Maggio 2025
Manutenzione corsi d’acqua: nel Sondriese previsti oltre 30.000 mc di escavazioni


Operazioni strategiche per la sicurezza idraulica e la prevenzione del rischio idrogeologico, Sertori: «Questi interventi di difesa del suolo esplicano una funzione di prevenzione del rischio idrogeologico, prevenendo fenomeni straordinari che possono provocare danni anche ingenti»

La Giunta della Regione Lombardia ha approvato un nuovo programma per l’anno 2025 che autorizza l’avvio delle concessioni per l’estrazione di materiali litoidi dagli alvei dei corsi d’acqua. Il provvedimento, proposto dall’assessore a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, ha l’obiettivo di intervenire in situazioni di particolare emergenza sul territorio lombardo, attraverso attività da attuare in tempi rapidi. L’operazione coinvolge sabbia, ghiaia, pietre, limo argilloso e altri materiali utili per l’edilizia, estratti a titolo oneroso da imprese selezionate tramite gare pubbliche.

Secondo l’assessore Sertori, queste operazioni, localizzate in aree circoscritte e attentamente pianificate, rappresentano una vera e propria azione di manutenzione degli alvei, funzionale al ripristino della capacità idraulica dei corsi d’acqua. L’intervento, oltre a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini e una riduzione del rischio idrogeologico, contribuirà anche a migliorare i servizi di navigazione interna.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

In provincia di Sondrio, il piano prevede cinque interventi principali, per un totale di 38.500 metri cubi di materiali da estrarre. Le zone interessate includono il tratto del fiume Adda a Morbegno, nei pressi del ponte di Ganda e Campovico, dove è previsto un prelievo di 7.500 metri cubi. A Chiuro e Castello si procederà con l’escavazione di ulteriori 5.000 metri cubi, mentre a Sondrio, in corrispondenza della confluenza tra l’Adda e il torrente Mallero, saranno estratti 10.000 metri cubi. Altri interventi sono previsti nel comune di Teglio, con 8.000 metri cubi, e nella zona tra Morbegno e Talamona, all’altezza del ponte ferroviario di Desco, con altri 8.000 metri cubi.

Le attività, coordinate dagli Uffici Territoriali Regionali (UTR) e autorizzate dalle competenti autorità idrauliche, non solo garantiranno una migliore gestione del reticolo idrografico ma offriranno anche un’opportunità economica per le imprese locali. Gli interventi, ha concluso Sertori, partiranno a breve, non appena saranno espletate le procedure di gara.

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