
“Salario minimo e bollette più basse per famiglie e imprese: queste non sono promesse elettorali, sono atti dovuti. Mentre il Governo continua a fare finta di nulla, l’Italia è il solo Paese OCSE in cui i salari sono calati e il costo dell’energia resta alle stelle. E intanto Meloni e i suoi continuano a difendere gli extraprofitti delle multinazionali dell’energia e a negare una seria operazione trasparenza sulla formazione dei costi delle bollette. È una vergogna”, dichiara Annalisa Corrado, MEP S&D e responsabile Conversione Ecologica nella segreteria nazionale PD.
“La nostra proposta è chiara: salario minimo legale, rafforzamento della contrattazione collettiva, taglio strutturale del costo dell’energia attraverso una lotta senza quartiere alle speculazioni, phase out dal consumo di combustibili fossili, disaccoppiamento del costo dell’elettricità da quello del gas, aggregazione dei consumi, ricorso massiccio alle fonti rinnovabili. Il resto è fumo negli occhi”, prosegue Corrado.
“Oltre al tema energia, fondamentale per ridare fiato ad imprese e persone, ricordiamo che anche la nostra proposta sul salario minimo è stata del tutto ignorata: Giorgia Meloni dovrebbe rendersi conto che con questo rifiuto ideologico non fa certo un dispetto a noi, ma danneggia seriamente i quattro milioni di lavoratrici e lavoratori poveri che contiamo oggi in Italia. È dovere del Governo calendarizzare la discussione sulla proposta”.
“Questo Governo ha voltato le spalle a chi lavora, a chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, e a chi – pur con salari da fame – paga bollette insostenibili. Noi non ci stiamo. Continueremo a batterci fuori e dentro il Parlamento: è tempo di fare delle scelte, e noi sappiamo da che parte stare”, conclude.
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