
Il numero uno delle piccole e medie imprese pugliesi invita alla riflessione. “L’Italia senza il Sud non si salva”
“Posticipare la data del 2026 di un altro triennio per quel che concerne l’utilizzo delle risorse rinvenenti dal PNRR”. Il presidente regionale di Confapi, Carlo Martino, indica le priorità per il Mezzogiorno. Per le sue imprese. Per l’intero suo sistema produttivo. “Quelle grandezze finanziarie – aggiunge – furono destinate al Sud nell’ambito del Recovery Fund. Dopo la pandemia, l’Europa si diede un Piano per recuperare il differenziale economico e infrastrutturale esistente tra le diverse aree del continente. Questo principio solidale, comunitario oserei definirlo, non dovrà essere disperso”. E’ dell’altro ieri la nota con la quale Eurostat, l’equivalente europeo del nostro Istituto d’indagini statistiche, indica nelle tre Regioni italiane (Sicilia, Calabria e Campania) le aree economicamente più depresse del Vecchio Continente.
“Una ragione in più – argomenta Martino – per utilizzare sino all’ultimo centesimo delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. L’Italia senza il Sud non si salva. “E’ proprio così, perdurando la Questione Meridionale, questo Paese dimezza il suo potenziale. Pagando dazio, e prestigio, rispetto ad altre nazioni di pari livello”.
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