4 Maggio 2025
Elezioni Giugliano, Pianese apre la campagna elettorale: “Idee, soluzioni e concretezza per la città”


Apertura questa mattina al Palazzo Palumbo della campagna elettorale con candidati e simpatizzanti del primo cittadino Giovanni Pianese.  Alle amministrative del 25 e 26 maggio prossimi, il più volte sindaco tra gli anni ’80, ’90 e a cavallo tra gli anni 00 e 10 del 2000, sarà sostenuto per questa tornata elettorale da 7 liste di centrodestra: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc, Liberali e Riformisti-Nuovo Psi, Insieme per Giugliano, Noi con Giugliano e Vivere Giugliano.

Le parole di Pianese

Pianese ricorda le titubanze iniziali, prima di convincersi a rituffarsi nell’agone politico locale, dopo oltre 12 dalla sua uscita dal Municipio di corso Campano. «All’inizio non volevo candidarmi per questioni di età. Poi mi ho fatto una panoramica e poi ho visto che Papa Francesco è arrivato alla soglia dei 90 anni e governava la chiesa mondiale, il presidente americano Trump ha la mia età e governa una popolazione di 435 milioni di abitanti e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha quattro anni più di me. Io – l’aggiunta –  di certo non mi paragono a loro, ma voglio dire che mi candido per poter dare un contributo ad amministrare una città che ho trovato in uno stato comatoso Si è giovani con la testa e non con l’età anagrafica».

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Pianese, parole sue, ha «constatato lo stato comatoso della città, l’incapacità o il menefreghismo nel realizzare i progetti lasciati nel 2012 quando lasciai la casa comunale. Per tale motivo, mi sono determinato a dare un contributo insieme ai giovani che si sono candidati liberamente. Noi non abbiamo la trasposizione meccanica tra alcune Determine comunali e la composizione di alcune liste». 

No al libro dei sogni

Diversi cenni al programma da parte del candidato di centrodestra, partendo dalla riapertura completa di corso Campano. «La politica si deve assumere la responsabilità. Io non sono abituato a fare il libro dei sogni, lentamente in relazione alla disponibilità economica e una capacità di essere presenti nei momenti decisionali nella distribuzione delle risorse cogliamo occasione di realizzare ciò che la città ha bisogno. Quando si fa un programma, si mette all’interno tutto lo scibile umano. In politica ci sono delle cose che si possono realizzare immediatamente, altre nel medio-lungo periodo e altre che non si risolvono mai. Questo significa che la politica deve dare una prospettiva di sviluppo. I programmi li sanno fare tutti. Se si va in una scuola elementare o media e dice ai bambini e chiedete: “Che cosa manca nella nostra città?’’.  Loro li elencano, ma il problema è individuare la soluzione».

Cenni al programma

Io mio rendo conto che in caso di un eventuale pericolo il funzionario si mette tranquillo fa un’ordinanza di chiusura. Però la città soffre. Allora – argomenta Giovanni Pianese – la politica dà l’indirizzo al dirigente di eseguire il lavoro entro un anno che ci consente di riaprire corso Campano. Non c’è nessuna autorità che possa addebitare il costo al Comune. Nella diatriba su di chi è responsabilità, comunale o proprietario o ditta della manutenzione fognaria, il negoziante ha già chiuso la propria attività».

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Secondo Pianese «i lavori vanno fatti in danno. L’ordinanza che il dirigente aveva fatto al proprietario è scaduta come termini e si può ordinare di eseguire i lavori. Il tempo di riempire la cavità e in 5-7 giorni il corso Campano può riaprire al traffico per dare funzionalità a una strada che chiusa ha tagliato in due Giugliano».

Tra gli esempi citati da Pianese, c’è anche quello relativo ai lavori per le aree cimiteriali e l’assegnazione dei loculi. «Sono passati 12 anni, perchè non si assegnano? Qualcuno dice c’è un problema tecnico, ma il problema tecnico si risolve. Mi sembra di assistere a un ragazzo che deve fare un problema e non sapendo risolverlo gira il foglio accantonandolo. Anche con l’ausilio di altri, bisogna tentare di superare gli ostacoli che si frappongono per la realizzazione di un programma».

Il varo della giunta in caso di vittoria

Qualora dovesse tornare alla guida di Giugliano, Pianese preannuncia il varo di una «giunta politica Naturalmente con la presenza di qualche tecnico. Poi vediamo se inserirlo come consulente o proprio all’interno» della squadra di governo.

La compagine di centrodestra

Emanuele Bifaro, responsabile per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia, parla di un «programma condiviso da tutto il centrodestra. Ci sarà un forte intervento del governo nazionale qui su Giugliano, perché senza quello ovviamente non si può governare una città popolosa come questa».

Inoltre, dice Bifaro, «sarà in visita il viceministro delle Imprese per parlare di imprese e zona Asi e abbiamo una forte interlocuzione con il ministro della cultura sia per Annunziata e Liternum. Parleremo di attività produttive, commercio, ambiente. È un programma ambizioso, per superare la scomparsa politica degli ultimi 5 anni».

Il già cinque volte consigliere comunale e capolista dei Liberali e Riformisti-Nuovo Psi, Francesco Mallardo parla di Giovanni Pianese come della «persona giusta per guidare la città. Come ha detto lui, è inutile fare 1000 promesse:  Non è il nostro modo di fare politica. Occorrono pochi punti ma realizzabili partendo quindi un Puc che preveda la razionalizzazione della città, la ridisegni senza speculazioni edilizie, senza cementificazione selvaggia ma anzi andando a riqualificare i vari quartieri e zone di Giugliano, sia quelle di centro che rivierasche, in funzione di quello che è già stato fatto garantendo servizi»

 



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