9 Maggio 2025
«Uniti per la sicurezza». Le regole sui subappalti


Cinque morti in appena 24 ore. Saranno forse i numeri agghiaccianti degli ultimi giorni ad aver ridotto gli steccati, mettendo tutti con le spalle al muro davanti a una roulette russa che non arresta né rallenta il suo tamburo mortale. Il governo ieri ha incontrato i sindacati a Palazzo Chigi, con la regia di Giorgia Meloni, per ragionare insieme sulle misure da adottare per fermare un dramma che «non può tollerare né indifferenza né rassegnazione», ha ribadito la premier richiamando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sul tavolo di una riunione fiume -poco più di quattro ore – i 650 milioni che il governo ha reperito dal “tesoretto” dell’Inail per investire sulla sicurezza sul lavoro. Risorse nuove a cui si aggiungono i 600 milioni del bando Isi lanciato a metà aprile dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Ovvero fondi pensati per le aziende che possono così ottenere un contributo a fondo perduto del 65% fino a 130 mila euro per investimenti finalizzati a migliorare la salute e sicurezza dei dipendenti. Per dotarsi, ad esempio, di presse, robot, muletti. Ma anche finanziare progetti di bonifica dall’amianto o ridurre i rischi tecnopatici e di infortunio. I 650 milioni aggiuntivi – per un totale di oltre 1,2 miliardi – sono stati annunciati da Meloni alla vigilia della festa dei lavoratori. Con un cambio di passo rispetto al passato: nei primi due anni a Palazzo Chigi, per celebrare il 1 maggio, la presidente del Consiglio aveva adottato misure in solitaria.

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UNIRE GLI SFORZI

Ora invece chiama al confronto, per pensare e ragionare insieme sulla strategia per uscire dal guado. «La politica non ha tutte le risposte – dice la premier alle sigle che ha riunito in sala verde – sono convinta che dal confronto e dal dialogo possano emergere le soluzioni migliori». Occorre, in sintesi, «unire gli sforzi», anche con le imprese, che verranno convocate a stretto giro. I sindacati sembrano apprezzare. Persino Maurizio Landini, della rossa Cgil, riconosce una «disponibilità del governo per la prima volta, almeno sulla carta». Anche se le distanze ovviamente restano, a partire dalla catena degli appalti, con Landini pronto a far notare che la soluzione sarebbe dietro l’angolo votando uno dei referendum dell’8 e 9 giugno. Non è certo la strada sulla quale punta il governo, che tuttavia, oltre a potenziare il meccanismo premiale per le imprese virtuose, è intenzionato a rimettere mano alle norme sui subappalti. La strategia indicata da Palazzo Chigi passa da un aumento dei fondi, tavoli tecnici con i ministeri, potenziamento dei premi fiscali alle imprese che investono in prevenzione – attraverso il meccanismo del cosiddetto “bonus-malus” sul calcolo dei premi Inail – e un’apertura sulle regole nella catena dei subappalti con l’obiettivo di rafforzare controlli e responsabilità. Un impegno – fanno sapere dall’esecutivo mentre è in corso il tavolo a cui il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, non partecipa, impegnato nelle stesse ore al Mit per l’incontro con il ministro greco Konstantinos Kyranakis – «concordato direttamente da Salvini con Meloni». Una puntualizzazione che arriva non a caso. Sul tema era infatti intervenuto il nuovo Codice degli appalti fortemente voluto dal vicepremier leghista, più volte attaccato dagli stessi sindacati per averne esteso i limiti con i subappalti a cascata. Tra le carte del governo, anche un aggiornamento delle tariffe nel settore agricolo, con agevolazioni per chi adotta misure preventive e aderisce alla rete agricola di qualità. Arriva poi il consigliere per le Relazioni con le parti sociali: Meloni comunica ai sindacati di aver nominato l’ex ministro del governo Berlusconi ed ex governatore della Campania Stefano Caldoro. Obiettivo oliare le comunicazioni, superando alcuni toni ruvidi del passato su un tema che non ammette divisioni. Resta aperto il capitolo patente a crediti, con la ministra del Lavoro Marina Calderone che conferma l’obiettivo di estenderla anche ad altri settori sensibili, oltre l’edilizia. Al suo debutto a Palazzo Chigi, la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, parla di un incontro importante, e plaude alla «volontà della premier di costruire un Patto tra governo, sindacato e imprese che affronti sicurezza e la qualità del lavoro». Ora «ovviamente, bisogna entrare nel merito», rimarca il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Ovvero passare dalle parole ai fatti. Trovare soluzioni, far di conto, mettere in piedi strategie. Perché mentre si fanno incontri, la roulette russa non ha fermato la sua corsa.

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