
De Togni. Ora l’Italia faccia la sua parte
Il voto del Parlamento europeo che ha confermato il declassamento dello stato di protezione del lupo secondo Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona “è un provvedimento importante, che permetterà agli Stati membri di autorizzare piani di contenimento. Il numero dei lupi sta crescendo in maniera esponenziale, se pensiamo che nel 2024 le predazioni nel Veronese sono state 230, secondo i dati della Provincia. La cosa preoccupante è che assistiamo sempre di più ad attacchi che avvengono a bassa quota, dalla Lessinia al Baldo, e perfino nella pianura veronese: basti ricordare quelli dell’anno scorso nel Parco del Menago a Bovolone e Bonavicina.
Lupo. Un problema per le imprese agricole
Oltre a mettere a rischio l’attività delle aziende agricole, il lupo è anche un pericolo per la comunità e un grande problema per il nostro turismo. Ora gli Stati membri avranno maggiore libertà nel gestire le popolazioni di lupi e ci auguriamo che anche l’Italia faccia la sua parte, tutelando le attività produttive e la sicurezza dei cittadini”.
Il voto dell’assemblea plenaria di Strasburgo ha chiuso un iter di 2 anni. Confagricoltura ha lavorato con i parlamentari per portare alla loro attenzione la questione dell’espansione incontrollata dei lupi, motivo di preoccupazione delle imprese agricole per i sempre più frequenti attacchi dei lupi alle greggi e agli allevamenti, con conseguenti ingenti danni economici alle aziende e pericolo per le comunità.
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