
La Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha confermato e ampliato l’agevolazione fiscale prevista per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno (ZES unica Sud), introducendo nuove modalità di fruizione e limiti di spesa. Ecco tutto quello che serve sapere.
Cos’è il Credito d’Imposta ZES Unica 2025?
La ZES Unica è un’agevolazione fiscale rivolta alle imprese che effettuano investimenti in nuove attrezzature, impianti o strutture produttive nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Per il 2025, questa misura si applica agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre, con un limite di spesa complessivo di 2,2 miliardi di euro e un massimo di 100 milioni di euro per singolo progetto.
Le principali novità 2025:
- Estensione del periodo di fruizione: la finestra temporale per usufruire del credito è stata prorogata fino al 15 novembre 2025.
- Settori coinvolti: oltre alle aree industriali, il credito è esteso anche ad agricoltura, pesca e acquacoltura, con un limite di spesa di 50 milioni di euro.
- Nuove modalità di fruizione: per le imprese agricole, pesca e acquacoltura, è stato istituito il codice tributo “7035” per l’utilizzo in compensazione tramite modello F24.
- Limiti di spesa: il limite massimo di spesa è di 2,2 miliardi di euro, con un tetto di 100 milioni di euro per ogni progetto.
Requisiti e modalità di accesso:
- Destinatari: imprese che realizzano investimenti nelle zone del Sud Italia, conformi alle regole europee sugli aiuti di Stato.
- Investimenti ammessi: nuove attrezzature, impianti e strutture produttive.
- Periodo di riferimento: investimenti dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
- Calcolo del credito: l’importo sarà determinato applicando un coefficiente percentuale al totale delle richieste, comunicato dall’Agenzia delle Entrate.
Cumulabilità e comunicazioni obbligatorie:
- Cumulabilità: il credito d’imposta può essere combinato con altri aiuti di Stato e de minimis, purché non si superino i limiti europei.
- Comunicazioni: è obbligatorio trasmettere due comunicazioni:
- una prima comunicazione: tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025, per dichiarare l’ammontare delle spese ammissibili sostenute o previste.
- una comunicazione integrativa: tra il 20 novembre e il 2 dicembre 2025, per attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2025, pena la decadenza dal beneficio.
- Documentazione: le comunicazioni devono includere fatture elettroniche, certificazione del revisore e il totale del credito maturato.
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