12 Maggio 2025
Granarolo investe in Puglia, inaugurato nuovo caseificio


Uno stabilimento di oltre 55mila metri, riconvertito con un investimento di 25 milioni di euro e che lavorerà a regime 60.000 tonnellate di latte di filiera, per 10.000 tonnellate di prodotto finito. Sono questi alcuni degli elementi del nuovo caseificio Perla di Gioia del Colle (Bari) del gruppo Granarolo, inaugurato oggi alla presenza tra gli altri del vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, del sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ad accogliere le rappresentanze istituzionali il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. Lo stabilimento è stato riconvertito per produrre, oltre al latte, anche specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per il mercato nazionale e internazionale. Entro il 2027 ci sarà il raddoppio dei dipendenti: attualmente sono 45.

“La burrata – dichiara il presidente Gianpiero Calzolari – è diventata un prodotto iconico del nostro Made in Italy. Per questo stiamo investendo molto, oltre che in tecnologia, anche sulla formazione delle nostre persone: chi prima imbottigliava latte ora diventerà maestro nella produzione di una delle più invidiate specialità italiane e sarà affiancato da nuovi colleghi”. “Le sfide che abbiamo davanti sono tante: sul fronte agro allevatoriale l’assicurazione dell’assorbimento del latte del distretto di Puglia e Basilicata, in coerenza con la nostra missione e la gestione ottimizzata dei picchi di produzione. Siamo reduci – conclude – da una fiera importante come Tutto Food dove la burrata è stata molto apprezzata in termini di gusto e di servizio da buyer nazionali ed esteri”.

“Felicissimi che una delle più grandi aziende italiane abbia deciso di rilanciare la sua presenza qui in Puglia, in particolare a Gioia del Colle – ha affermato Emiliano -. La storia di questo impianto è straordinaria e importantissima, ma adesso c’è un passaggio epocale perché entriamo nella ‘pugliesizzazione’ di Granarolo e cominceremo a produrre con una denominazione locale che consentirà ai prodotti di essere esportati con la possibilità di distinguerli dal grande rumore, l’italian sounding, che rischia di compromettere molte delle nostre produzioni identitarie.

Devo ringraziare la Granarolo – ha proseguito il presidente Emiliano – per l’efficienza con la quale ha realizzato in soli 9 mesi tutti i lavori. Devo anche ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, come Puglia Sviluppo, l’Assessorato allo Sviluppo economico, perché questa efficienza che la Puglia mostra nel disbrigo delle pratiche legate ai finanziamenti alle imprese, non solo ci ha salvato durante il Covid, ma ha fatto sì che la Puglia abbia avuto, negli ultimi nove anni, un incremento del PIL di 24 miliardi e, quest’anno, un extra gettito fiscale. Siamo la Regione che è cresciuta di più in Europa e, durante il periodo post-Covid, la Regione che è cresciuta di più dopo gli Stati Uniti. Questo si deve in gran parte all’abilità degli imprenditori e all’attrattività che le nostre misure di sostegno hanno avuto per tutte queste aziende che hanno smesso di pensare alla delocalizzazione per rafforzare la loro presenza sul territorio.”

(Foto Ig)



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