12 Maggio 2025
Vino, Sicilia en Primeur 2025 lancia il manifesto sul futuro partendo dalla tutela del valore culturale


(Adnkronos) – β€œLa Sicilia del vino, instancabilmente resiliente, riflette sul passato e si proietta con determinazione verso il futuro, trovando nell’associazionismo la forza per avanzare e crescere incessantemente”. Il messaggio di Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, chiude la XXI edizione di Sicilia en Primeur, sottolineando il ruolo centrale dell’associazione nel dibattito globale che riguarda il mondo del vino, definendo un manifesto programmatico che fa leva sul valore culturale del vino e sui fattori principali che oggi lo definiscono: enoturismo, sostenibilitΓ , consumo consapevole, qualitΓ  produttiva.  È stata la cittΓ  di Modica e il suo scenario barocco, dal Castello dei Conti al Teatro Garibaldi, ad aver ospitato la piΓΉ importante vetrina itinerante del vino siciliano, dedicata all’anteprima dell’ultima annata, ideata ed organizzata da Assovini Sicilia sin dal 2004. Β Un viaggio nel cuore della Sicilia del vino: gli undici enotour che hanno condotto la stampa internazionale alla scoperta delle diverse anime vinicole dell’isola hanno consacrato il successo di un format che fa del territorio il suo protagonista. Oltre trecento etichette, presentate in una degustazione tecnica guidata dall’Ais, hanno offerto una vibrante testimonianza del dinamismo e della qualitΓ  che animano i produttori siciliani. Sempre piΓΉ attenzione ai contenuti, con la nuova formula dei quattro talk che ha permesso di approfondire tematiche attuali come la comunicazione nelle nuove generazioni, il neuromarketing, la tutela e valorizzazione delle produzioni vitivinicole grazie ai nuovi contrassegni di Stato. Β Con il convegno ‘La cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro’, ospitato presso il Teatro Garibaldi di Modica, Assovini Sicilia punta i riflettori sull’attualitΓ  del fattore vino nel contesto economico-politico e sociale, offrendo nuovi spunti e riflessioni. Moderato da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, il convegno si Γ¨ aperto con i saluti istituzionali dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, e di Felice Assenza, capo dipartimento Icqrf (Ispettorato centrale qualitΓ  e repressione frodi) del Masaf, che ha sottolineato l’importanza di β€œrafforzare i sistemi di tracciabilitΓ  e controllo per proteggere l’identitΓ  e la competitivitΓ  del nostro vino nel mondo”. “Questi controlli – ha affermato Assenza – non solo tutelano il consumatore, ma garantiscono anche una leale concorrenza tra produttori, contribuendo a eliminare dal mercato prodotti contraffatti e a contrastare il fenomeno dell’Italian sounding, particolarmente diffuso all’estero”. Β A partire dal pay-off di questa XXI edizione, La Cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro, Γ¨ la cultura, il leitmotiv e filo conduttore tematico del convegno, declinato nei diversi contributi dei relatori, i quali hanno ragionato, ciascuno secondo la propria area di competenza e azione, su possibili soluzioni e scenari. Β Nel suo speech inaugurale, Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, ha sottolineato che β€œoggi, di fronte alle sfide globali che vedono il vino al centro di un acceso dibattito, Γ¨ fondamentale tornare alle nostre radici per riflettere e rispondere alle sfide future”. “La prossima sfida per Assovini Sicilia non Γ¨ solo mantenere alta la qualitΓ  della produzione vinicola e investire in sostenibilitΓ , ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltΓ , conoscenza, bellezza e tradizione”, ha aggiunto.Β Il Master of Wine Andrea Lonardi ha gettato le basi per un manifesto programmatico dal titolo ‘Il fattore S: l’unicitΓ  del continente vitivinicolo siciliano’, e ha esplorato il futuro del vino siciliano attraverso dodici parole chiave che iniziano per ‘S’ – da scenario a sogno – offrendo una riflessione profonda su identitΓ , sostenibilitΓ  e visione strategica. β€œΓˆ necessario trattenere i giovani, valorizzare i siti identitari oltre l’Etna, creare vini e narrazioni contemporanei, formare una nuova generazione di viticoltori per affrontare le sfide. Il vino siciliano puΓ² rimanere ancora simbolo culturale e sogno condiviso, se guidato da visione e responsabilitΓ  ma con preparazione, metodo e disciplina”, ha commentato Andrea Lonardi. Β Si scrive enoturismo e si legge cultura del vino, del viaggio e del territorio. Dalla vigna alla vetrina digitale: il Sud che innova tra eventi, e-commerce e nuovi modelli di accoglienza per l’enoturismo, Γ¨ stato il titolo dell’intervento dei docenti dell’UniversitΓ  Lumsa, Dario StefΓ no e Antonello Maruotti, i quali hanno illustrato e commentato i risultati del focus sulla Sicilia della ricerca condotta dal nuovo Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’UniversitΓ  Lumsa, guidato dallo stesso Dario StΓ¨fano. Β β€œL’offerta enoturistica nel Sud Italia, ed in particolare in Sicilia, che emerge dell’indagine del Ceseo, disegna un modello dinamico, radicato nella tradizione ma capace di coniugare innovazione ed esperienzialitΓ . Vendita diretta ed e-commerce export si caratterizzano sempre piΓΉ come canali strategici di crescita economica, con l’online che assume sempre maggiore rilievo nel fatturato”, hanno dichiarato Dario StefΓ no, presidente del Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’UniversitΓ  Lumsa, e Antonello Maruotti, docente di Statistica (Lumsa UniversitΓ ). Β Il dibattito si Γ¨ arricchito con il tema Awareness e cultura del vino: per un consumo informato e consapevole, ovvero il rapporto tra vino e salute, discusso da Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna e in Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione. β€œIl vino Γ¨ un patrimonio unico, genuino, culturale e come tale va preservato. Non ha senso presentare un divieto di consumare alcolici, sarebbe logico ed efficace rendere consapevoli al consumo, deliberare in modo autonomo una revisione delle abitudini. In tal modo realizziamo un cambiamento culturale, insegniamo il rispetto e la cura dell’individuo”, ha sottolineato Sara Farnetti. Β Infine, la cultura del vino in Sicilia oggi non puΓ² prescindere dal ruolo della sostenibilitΓ  e della Fondazione SoStain Sicilia, β€œche si dimostra sempre piΓΉ uno strumento fondamentale per il presente ed il futuro del vino siciliano”, come ha rimarcato Alessio Planeta, consigliere della Fondazione SoStain Sicilia, che, sul palco di Sicilia en Primeur, ha presentato i nuovi progetti come ‘Honeybees and vineyard’ sul ripopolamento ape e biomonitoraggio apistico, e la ‘Bottiglia leggera – CentoperCento Sicilia’ che mira alla riduzione dell’impronta carbonica. La Fondazione SoStain Sicilia, nata dalla volontΓ  e dalla sinergia tra Assovini Sicilia e il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, conta oggi quarantaquattro aziende associate e 23,6 mila bottiglie certificate SoStain Sicilia. Β Gran finale al Castello dei Conti di Modica con il walk-around tasting che ha visto 57 cantine associate protagoniste dell’incontro con la stampa, oltre all’eccellenza della produzione vinicola con 300 vini in degustazione. Β Sicilia en Primeur Γ¨ stata anche l’occasione della collaborazione tra Assovini Sicilia e La Sicilia di Ulisse, l’associazione che riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell’ospitalitΓ , della gastronomia e della viticultura, che ha curato la cena di chiusura della manifestazione. Β β€œSicilia en Primeur Γ¨ un ulteriore importante tassello nel progetto di collaborazione tra Assovini e La Sicilia di Ulisse finalizzato a promuovere la nostra regione attraverso le sue eccellenze di cibo, vino e ospitalitΓ . Aver offerto agli ospiti l’esperienza dell’alta cucina siciliana, abbinata ai grandi vini del territorio, Γ¨ stata senza dubbio la piΓΉ autentica forma di promozione della nostra isola, espressione viva della sua cultura e della sua identità”, ha commentato Tony Lo Coco, presidente La Sicilia di Ulisse. Altra sinergia messa in campo durante Sicilia en Primeur, Γ¨ l’evento organizzato insieme all’Enoteca Regionale Sicilia Sud- Est e l’Ats Strade del vino Cerasuolo di Vittoria, dedicato a una delegazione di giornalisti nazionali ed esteri, ospiti di una degustazione alla scoperta dei vini del territorio. Β “Il vino – ha concluso Mariangela Cambria – non puΓ² essere privato della sua essenza piΓΉ pura: il suo valore culturale. La nostra cultura del vino promuove il brand Sicilia nei mercati di tutto il mondo, valorizzando la sua storia, diversitΓ  e unicitΓ ”.Β Β β€”lavoro/[emailΒ protected] (Web Info)



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