“Le parole pronunciate oggi da Papa Leone XIV sono un faro nel buio della geopolitica contemporanea. Il suo appello a una pace giusta in Ucraina e al cessate il fuoco a Gaza non è solo un messaggio di fede, ma una guida per chi, come noi, crede nella convivenza, nella cooperazione e nello sviluppo condiviso. Come Unimpresa, associazione che rappresenta centinaia di migliaia di piccole e medie imprese italiane, avvertiamo ogni giorno le conseguenze delle guerre: sulle nostre esportazioni, sulle catene di fornitura, sul costo dell’energia, sulla fiducia dei mercati. La guerra uccide non solo le persone, ma anche l’economia, il lavoro, il futuro. È nostro dovere ascoltare il Papa e fare la nostra parte per costruire ponti, non Accogliamo il suo invito come una chiamata alla responsabilità collettiva, anche del mondo economico e produttivo”. Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando le parole pronunciate oggi dal pontefice Leone XIV.
Secondo gli analisti del Centro studi di Unimpresa, con le sue prime parole pubbliche sullo scenario internazionale, Papa Leone XIV ha chiarito la rotta diplomatica del suo pontificato: “mai più la guerra”, “pace giusta in Ucraina”, “cessate il fuoco a Gaza”. Un trittico che non è solo una dichiarazione d’intenti morali, ma anche una presa di posizione politica, destinata a riecheggiare nelle cancellerie internazionali. Il Pontefice è intervenuto in un momento critico: la guerra in Ucraina si avvia al suo quarto anno, con l’escalation militare sul fronte orientale e il crescente coinvolgimento degli alleati occidentali; a Gaza, la spirale di violenza continua a mietere vittime civili, alimentando un conflitto che rischia di incendiare l’intero Medio Oriente. Con l’insistenza sulla “pace” e non su una semplice “tregua”, Leone XIV si allinea alla visione della Chiesa che, sin dalla Rerum Novarum di Leone giusta XIII — Papa di riferimento anche simbolico per l’attuale Pontefice — afferma che non può esserci pace senza giustizia, e non può esserci giustizia senza rispetto dei diritti fondamentali, a partire da quelli dei più deboli. Non è un caso che il Papa abbia invocato la liberazione dei prigionieri e il ricongiungimento dei bambini con le famiglie: un richiamo diretto alle drammatiche vicende di deportazioni e prigionia che stanno segnando il conflitto russo-ucraino.
Carta di credito con fido
Procedura celere
“Il Vaticano torna dunque a posizionarsi come attore geopolitico con una voce autonoma, capace di parlare a tutte le parti in causa e di esercitare quella che un tempo si sarebbe chiamata moral suasion. Un ruolo che, in un mondo multipolare e instabile, può rivelarsi determinante, soprattutto nel dialogo con quei Paesi che non si riconoscono nella linea atlantica e occidentale” aggiunge Longobardi.
Aste immobiliari
l’occasione giusta per il tuo investimento.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
