13 Maggio 2025
l’Italia con IDLO e UNDESA


NEW YORK, 12 MAGGIO – Ha preso il via al Palazzo di Vetro a New York la Conferenza Internazionale 2025 sull’Obiettivo 16 dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile ONU (SDG 16), “Pace, Giustizia e Istituzioni Forti”, co-organizzata dall’Italia con il Dipartimento ONU per gli Affari Economici e Sociali (UNDESA) e l’Organizzazione per il Diritto Internazionale allo Sviluppo (IDLO): si tratta di un appuntamento annuale cresciuto di importanza per la sua capacita’ di riunire governi, societa’ civile e istituzioni accademiche e stimolare un lavoro congiunto per la costruzione di società pacifiche, giuste e inclusive. L’edizione 2024 della Conferenza fu aperta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della sua visita di Stato alle Nazioni Unite, mentre la prima si svolse a Roma nel 2019.

I lavori, aperti dai video-messaggi della Vice Segretaria Generale ONU Amina Mohammed e dal Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, sono stati inaugurati dall’Ambasciatore Maurizio Massari, dal Presidente dell’Assemblea Generale ONU Philémon Yang e dal Presidente dell’ECOSOC Robert Rae insieme con i vertici di UNDESA e IDLO.

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Massari, l’SDG 16 e’ catalizzatore dell’Agenda 2030

“Siamo orgogliosi dell’impegno italiano per questa importante conferenza, che coincide quest’anno con l’80mo anniversario delle Nazioni Unite e il 70mo anniversario dell’ammissione dell’Italia nell’organizzazione, con l’obiettivo di dare un forte impulso all’attuazione del Patto per il Futuro adottato dai leader mondiali lo scorso settembre”, ha affermato Massari aprendo la conferenza. “L’Italia e’ da lungo tempo impegnata per l’Obiettivo 16, un vero e proprio catalizzatore per l’attuazione dell’Agenda 2030 e per non lasciare nessuno indietro”.

SDG 16: l'Italia con IDLO e UNDESA, un forum su Pace, Giustizia e Istituzioni Forti

L’Obiettivo 16 si propone di ridurre tutte le forme di violenza, garantire l’accesso alla giustizia per tutti, rafforzando i sistemi legali e lo stato di diritto, costruire istituzioni responsabili e trasparenti, combattere la corruzione e garantire processi decisionali inclusivi e rappresentativi. È considerato un pilastro fondamentale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, perché rinforza le basi della governance necessarie per raggiungere tutti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile.

Nel corso dei lavori sono stati valorizzati alcuni progetti italiani in Paesi in via di sviluppo, fra i quali il programma di “capacity building” transregionale della Cooperazione italiana sul ruolo delle donne nell’Amministrazione pubblica.

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Forte presenza di Paesi africani

Ha segnato questa edizione una forte presenza a livello politico e ministeriale da Paesi africani, e in particolare da Senegal, Gambia, Costa d’Avorio e Kenya, che hanno sottolineato come il rafforzamento istituzionale e la governance trasparente siano prerequisiti fondamentali per la crescita sostenibile nel continente africano.

Nel corso dei lavori e’ stata presentata la Dichiarazione di Roma della società civile sull’SDG 16, con interventi di attivisti e organizzazioni provenienti da Africa, Asia e America Latina, inclusiva di raccomandazioni del terzo settore su come rilanciare l’azione collettiva per raggiungere l’obiettivo 16. (@OnuItalia)



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