Usura, truffa, estorsioni e immigrazione clandestina per conto del “clan Graziano”, ex poliziotto lascia il carcere e va ai domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Salerno, dopo istanza dell’avvocato difensore. L’indagine del GICO della Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla Dda Antimafia, aveva svelato l’esistenza di una organizzazione dedita alla realizzazione di una molteplicità di delitti, dalla truffa allo Stato alla intestazione fittizia di società, al riciclaggio e autoriciclaggio ed usura. A marzo scorso era stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, che coinvolgeva gran parte di persone residenti a Sarno ma anche nell’area vesuviana.
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Le accuse
L’ex esponente della polizia, oltre che agente segreto, è accusato di aver favorito l’immigrazione clandestina. Secondo le accuse, l’indagato avrebbe favorito assunzioni fittizie di immigrati attraverso la procedura del Decreto flussi, con particolare riferimento al click day del marzo 2023. In pratica, avrebbe proposto ad aziende agricole e del settore edile di prestarsi ad un’operazione che poteva produrre ingenti somme di denaro agli organizzatori ed al “gruppo” di imprenditori compiacenti, derivanti dall’esborso da parte di ogni straniero della somma di 5.000 euro, per ottenere illecitamente il visto d’ingresso. Un affare milionario, secondo la Procura Antimafia di Salerno. Per l’indagato il Riesame ha deciso per i domiciliari, dovendosi ritenere attenuante le esigenze cautelari e il rischio ridotto di reiterazione.
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