16 Maggio 2025
ECONOMIA, cooperazione internazionale e sviluppo. Codeway Expo 2025: il futuro si incontra a Fiera Roma


Roma, 15 maggio 2025 – Innovazione, cooperazione e impresa tornano a incontrarsi a Fiera Roma per Codeway Expo 2025, la manifestazione fieristica incentrata sulla cooperazione allo sviluppo e alla sostenibilità, che è attualmente in corso nella Capitale. Organizzata da Fiera Roma e Internationalia, l’appuntamento catalizza le realtà produttive, le istituzioni internazionali, le organizzazioni della società civile e il mondo accademico, con l’obiettivo di trasformare le grandi sfide globali in concrete opportunità di crescita condivisa.

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OPPORTUNITÀ DI CRESCITA CONDIVISA

Con i suoi Villaggi della Cooperazione dedicati a settori chiave come sanità, digitale, energia, infrastrutture, formazione e filiera del caffè, Codeway si conferma un punto di riferimento per chi crede nella forza delle partnership pubblico-private per generare impatto e sviluppo. Oltre a essere un hub di networking B2B e B2G con rappresentanti delle Nazioni Unite, istituzioni europee, banche d’investimento e piccole e medie imprese, Codeway offre percorsi formativi, mentoring, workshop tematici e presentazioni operative sul procurement Onu e sulle misure del Piano Mattei, cruciale per il rilancio della cooperazione italiana verso l’Africa. Si tratta dunque di un evento strategico non soltanto ai fini del rafforzamento del posizionamento delle imprese italiane nei mercati emergenti, ma anche per riaffermare il ruolo del Paese nella costruzione di un futuro più giusto, equo e sostenibile a livello globale.

IL SETTORE PRIVATO PROTAGONISTA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

La cerimonia inaugurale di Codeway 2025 ha aperto la strada alla giornata sul settore privato e la cooperazione, coordinata da Massimo Zaurrini, CEO di Internationalia. Ad alternarsi sul palco sono state autorevoli personalità delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale, tra i quali il viceministro degli Affari esteri Edmondo Cirielli, il ministro dell’Educazione della Repubblica del Ghana, Haruna Iddrisu, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l’amministratore delegato di Sparkle, Enrico Bagnasco, quest’ultimo anche in veste di presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo. Un confronto ad ampio raggio teso a ridefinire il ruolo delle imprese nei processi di sviluppo globale, sottolineando come la cooperazione non sia solo un tema di solidarietà, ma anche una leva di crescita per l’intero sistema paese.

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IL MONDO CHE SI INTERNAZIONALIZZA

«Eventi come Codeway – ha sottolineato Cirielli – rappresentano quel mondo che internazionalizza, puntando sulla qualità dei rapporti umani. L’Italia ha nel cuore della sua azione il fare del bene e creare relazioni nel sud del mondo, guidata sempre dall’Agenda di sviluppo 2020-2030, portando le capacità di una società millenaria che ha saputo creare una civiltà tecnologicamente sviluppata senza dimenticare i valori tradizionali». Riguardo al coinvolgimento degli attori privati, il viceministro ha parlato del bando aperto alla Farnesina per il settore profit e della «riforma sul coinvolgimento delle Regioni, che, come le università, potranno accedere senza bandi coinvolgendo il sistema privato, senza far venire meno il criterio della trasparenza grazie al monitoraggio di Dgcs e Aics. E questo in un meccanismo win-win, di guadagno reciproco, che può favorire la creazione di posti di lavoro ma anche trasmettere competenze, tecnologie e savoir faire imprenditoriale».

IMPRESE ED ENTI LOCALI

Francesco Rocca ha dichiarato che «la Regione Lazio è in prima linea nel promuovere una cooperazione nuova, insieme a imprese, enti locali, istituzioni e mondo non profit, puntando a trasformare le grandi sfide globali in opportunità di crescita condivisa. Le Regioni, grazie alla loro prossimità ai territori, possiedono una capacità unica di leggere i bisogni reali delle comunità. Questa vicinanza consente di costruire partenariati territoriali efficaci, basati su una comprensione profonda delle esigenze locali e su un dialogo costante con gli attori del territorio. Codeway dimostra che fare sistema è possibile e necessario». A Codeway Expo 2025 Grandi protagonisti GAVI, Global Fund e Friends of the Global Fund Europe che hanno evidenziato le opportunità e i nuovi scenari per il settore sanitario e farmaceutico africano e la salute globale che potrebbero venire aperti dal Piano Mattei e dalle partnership pubblico-private in questi settori.

SANITÀ GLOBALE, STRATEGIE: IL PARERE DI GAVI E GLOBAL FUND

Tra i relatori dei due panel sul tema, assieme al ministro della Salute di Zanzibar, Nassor Ahmed Mazruila, c’era anche la CEO di Gavi, Sania Nishtar, convinta del fatto che “il partenariato tra pubblico e privato sia stato centrale per il successo di Gavi nel proteggere oltre un miliardo di bambini e salvare oltre diciotto milioni di vite dal 2000. Guardando al nostro prossimo periodo strategico vogliamo accelerare la collaborazione con il settore privato e con altri partner che portano nuova energia, nuove idee e nuovi investimenti, per aiutarci a proteggere più persone, da più malattie, più rapidamente che mai». Dello stesso tenore l’intervento di Lady Roslyn Morauta, presidente del Consiglio del Global Fund, che ha ricordato come «il Global Fund sia il principale finanziatore multilaterale di sovvenzioni per la salute globale in Africa. Dalla sua nascita ha salvato oltre sessantacinque milioni di vite e contribuito a ridurre di oltre il 61% il tasso di mortalità combinato per AIDS, tubercolosi e malaria nei paesi in cui investe. Ma le sfide che ci attendono sono enormi: dalla crescente resistenza ai farmaci alla pressione sui sistemi sanitari causata dai cambiamenti climatici e dai conflitti. Solo attraverso una solida collaborazione tra governi, settore privato e società civile potremo costruire sistemi sanitari resilienti e inclusivi di cui l’Africa ha bisogno, e porre fine a queste tre malattie».

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DIGITALE: PIANO MATTEI E TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA

Attenzioni, inoltre, concentrate sull’Iniziativa Faro sul Digitale, uno dei progetti chiave del Piano Mattei, pensato per accompagnare Senegal, Ghana, Costa d’Avorio e Mozambico nei percorsi di trasformazione digitale sostenibile. Il panel, moderato dal consigliere Stefano Lo Savio del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha riunito rappresentanti istituzionali africani e italiani, agenzie di sviluppo, imprese e organismi internazionali, in un confronto aperto sui nuovi strumenti per l’innovazione e l’accesso equo alla tecnologia. Tra i progetti presentati, il futuro hub di intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile, che verrà inaugurato a Roma il 20 giugno con MIMIT e UNDP. «Si tratta di un’opportunità concreta per i paesi partner del Piano di accedere a tecnologie d’avanguardia, dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale ai supercomputer, e costruire insieme una nuova infrastruttura di connettività», ha dichiarato al riguardo Lorenzo Ortona, posto a capo della struttura di missione del Piano Mattei.

FORMAZIONE E COMPETENZE

Al centro del dibattito anche il tema della formazione: «Come utilizziamo le competenze digitali per preparare i giovani ad affrontare il mondo del lavoro?», è stato il quesito posto da Haruna Iddrisu, ministro dell’Istruzione del Ghana, che ha altresì sottolineato l’importanza degli hub per l’innovazione nel sistema scolastico. Ad avviso di Keyzom Ngodup (UNDP), «l’Italia sta facendo un ottimo lavoro nel sostenere la crescita economica attraverso il digitale», mentre Stephane Kounandi Coulibaly, direttore del settore Innovazione del Ministero della Transizione digitale della Costa d’Avorio, ha ribadito la volontà di «non rimanere soltanto consumatori, bensì anche co-creatori e innovatori». In conclusione, Roger Thiam (direttore del Ministero delle Comunicazioni del Senegal) ha lanciato un appello alle imprese italiane: «Il Senegal entra in un’era in cui la tecnologia non è più un lusso, ma un diritto. Vi invitiamo a costruire insieme a noi progetti di lungo periodo. È il nostro New Deal tecnologico».

COP30, INNOVAZIONE AMBIENTALE: PRESENTATA AQUAPRAÇA

Grande partecipazione anche per la presentazione del Padiglione italiano alla COP30, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si svolgerà nel 2025 a Belém, in Brasile. L’incontro, moderato da Rita Lofano (direttrice di AGI), ha messo in luce il modello italiano di cooperazione pubblico-privata per promuovere l’innovazione sostenibile a livello globale. Cuore del progetto sarà AquaPraça, l’opera galleggiante firmata da Carlo Ratti, Direttore del Senseable City Lab del MIT di Boston, pensata per fondere architettura, tecnologia e sostenibilità in un’icona replicabile nei contesti climatici più estremi. Il padiglione, illustrato dallo stesso Ratti, si articolerà in due spazi complementari: AquaPraça, nella baia di Belém, e Made for Our Future, spazio istituzionale dedicato al dialogo internazionale sul clima. Insieme ospiteranno eventi, incontri e progetti in grado di rappresentare l’eccellenza italiana in campo ambientale, energetico e tecnologico. Un’opportunità per presentare soluzioni concrete e stimolare, anche su impulso italiano, l’adozione di politiche climatiche replicabili su scala globale. Tra gli interventi, quelli di Stefano Gatti (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Maeci), Alessandro Guerri (Direttore Affari europei, internazionali e Finanza sostenibile del MASe), Luca Infanti (Cimolai SpA) e dell’ambasciatore del Brasile in Italia Renato Mosca, a conferma del forte partenariato tra i due Paesi nel segno dell’innovazione green.

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TVET AFRICA INDEX 2025

Nel pomeriggio, la plenaria ha ospitato un panel sul TVET Africa Index 2025, durante il quale sono stati accesi i riflettori sul potenziale della formazione tecnica e professionale per dare risposte alla sfida demografica africana. Il ministro dell’Educazione del Ghana, Haruna Iddrisu, di concerto, tra gli altri, con Lorenzo Ortona (capo della struttura di missione del Piano Mattei), Marco Riccardo Rusconi (direttore di AICS) e i rappresentanti di Confindustria, De Lorenzo SpA e GPE, ha discusso come la TVET (Istruzione e Formazione Tecnica e Professionale) possa divenire strumento concreto per generare occupazione, crescita industriale e inclusione. «Il Ghana punta a dare sempre più opportunità alle nuove generazioni a partire dalle conoscenze informatiche e digitali, fino a creare delle smart schools e, in questo, il Piano Mattei non solo è strategico, ma monumentale», ha dichiarato Haruna Iddrisu.

URBANIZZAZIONE IN AFRICA E GIOVANI

Il Ghana, paese che conta trentaquattro milioni di abitanti, in rapida crescita: stime ufficiali riferiscono che il 35% ha meno di quindici anni, il 38% dai quindici ai trentacinque anni. Una popolazione giovanissima quindi, della quale il 60% è concentrata nelle aree urbane. Il ministro Idrissu ha proseguito osservando che il Piano Mattei «definisce le relazioni dell’Italia con il resto del mondo”, non solo col continente africano o i quattordici paesi beneficiari, diventando cartina di tornasole “dell’azione italiana nella cooperazione internazionale. In Ghana ci sta a cuore preparare le nuove generazioni al futuro». La premessa di Idrissu, secondo cui il suo paese sarà tra quelli che, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato che il Piano Mattei intende promuovere, «saprà trarre pieno vantaggio anche a livello di educazione, digital skill e competenze nell’Ict», che il ministro dell’Educazione intende portare in classe «dall’asilo alle università», integrando queste materie «in tutti gli aspetti dell’insegnamento. Un capitale umano sul quale il governo intende investire per creare occupazione. È la nostra priorità, non possiamo permetterci di perdere competenze. Anche grazie alle tante ong italiane che lavorano in questo settore diventeremo degli innovatori».

15 MAGGIO: PROCUREMENT, CULTURA E GOVERNANCE DEI DATI

La giornata di oggi è stata invece dedicata al procurement internazionale, tema chiave per aprire alle imprese italiane nuovi mercati e opportunità globali. Nel panel “Mission 300” viene presentato per la prima volta in Italia il Programma di Banca mondiale e Banca africana di sviluppo per garantire accesso all’elettricità a trecento milioni di persone nell’Africa subsahariana entro il 2030. Si tratta di  un’iniziativa che unisce cooperazione, energia e sviluppo inclusivo e che vedrà convenire a Roma figure chiave del progetto. In discussione anche le opportunità di procurement delle Agenzie delle Nazioni Unite, incontro organizzato in collaborazione con Unops, un appuntamento essenziale per le imprese interessate a entrare nel mercato delle forniture Onu, opportunità che vale ogni anno quasi venticinque miliardi di dollari.

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UTILI INDICAZIONI E BEST PRACTISE

Utili indicazioni pratiche, best practice e strumenti concreti per accedere alle piattaforme di gara, con un focus particolare sulle piccole e medie imprese, le imprese guidate da giovani e donne e i criteri di sostenibilità. A completare la giornata di lavori altri due appuntamenti di interesse Aics: il panel “Saperi e Imprenditorialità: la cultura per la cooperazione allo sviluppo e nel Piano Mattei per l’Africa”, al fine di porre in luce il ruolo importante della cultura e del patrimonio culturale nel sistema di cooperazione italiano, valorizzando l’apporto di Università, imprese, OSC e istituzioni. Infine, la conferenza su statistiche pubbliche come strumento di buona governance: trasparenza, accountability e opportunità, riflessione sull’importanza dei dati ufficiali e affidabili nella costruzione di società aperte, inclusive e competitive.

16 MAGGIO: FINANZA, PMI E FILIERE SOSTENIBILI

Codeway Expo 2025 si concluderà con una giornata di riflessione strategica sulla finanza e le filiere sostenibili, temi di fondamentale importanza ai fini del consolidamento dei partenariati duraturi, oltreché per favorire investimenti responsabili. Il panel “Gli strumenti finanziari della cooperazione per il settore privato” consentirà di fare una panoramica operativa su incentivi, garanzie e credito all’export per le aziende italiane interessate a investire nei Paesi africani, con incontri bilaterali dedicati. Infine, “Caffè, sostenibilità e investimenti”, sessione che accenderà i riflettori sul Fondo Globale per la sostenibilità e la resilienza del caffè, promosso dall’Italia insieme alla International Coffee Organization e a Cassa depositi e prestiti. Un modello innovativo di cooperazione economica e ambientale che guarda al futuro della filiera globale del caffè.

info: https://www.codewayexpo.com/



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