17 Maggio 2025
chi potrà aderire e come — idealista/news


Chi ha debiti con il fisco e in particolare deve fare i conti con i carichi affidati alla riscossione, aspetta con ansia delle novità in merito a una nuova sanatoria fiscale. Anche nel 2025, infatti, la rottamazione delle cartelle esattoriali continua a essere un tema caldo, viste anche le discussioni in atto ormai da mesi sul fronte politico. 

In tanti si chiedono quando ci sarà una nuova definizione agevolata dei debiti fiscali e a tal proposito si guarda con particolare attenzione alla possibile rottamazione quinquies che, dopo essere rimasta fuori dal decreto Milleproroghe, potrebbe vedere ancora la luce. Come funzionerà la prossima rottamazione, chi potrà accedervi e come?

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Prossima rottamazione cartelle esattoriali 2025: quando?

La domanda su quando ci sarà la prossima rottamazione delle cartelle esattoriali 2025 resta aperta e, malgrado la delusione dei mesi scorsi, le manovre politiche in corso lasciano ben sperare. Ad oggi non è possibile dare indicazioni temporali, visto che non è stata ancora ufficializzata una data certa per la prossima rottamazione delle cartelle nel 2025.

Da lunghi mesi si discute di una nuova possibile sanatoria, anche alla luce del successo ottenuto dalla rottamazione quater, introdotta dal governo Meloni con la legge di bilancio 2023. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, è improbabile che novità in tal senso possano giungere prima dell’estate, ritenendo più credibile un rinvio all’autunno, con successivo inserimento della definizione agevolata nella prossima finanziaria. 

Rottamazione quinquies: l’emendamento della Lega

Della rottamazione quinquies si era iniziato a parlare già l’estate scorsa e nei mesi successivi è stata la Lega a farsi avanti, presentando un emendamento che è stato dichiarato inammissibile dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, motivo per cui il tentativo del Carroccio non è andato a buon fine. 

Rottamazione quinquies fuori dal Milleproroghe

I tempi di attesa per la rottamazione quinquies, vale a dire la quinta edizione della sanatoria fiscale, dopo quelle varate tra il 2016 e il 2023, si sono allungati a causa degli ostacoli incontrati nei mesi scorsi. La Lega ha tentato di inserire la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali nel decreto Milleproroghe, ma anche in questo caso si è avuta una nuova esclusione. 

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La legge di conversione n 15/2025 del DL n 202/2024, noto come Milleproroghe, è entrata in vigore il 25 febbraio 2025 e al suo interno non ha trovato spazio la rottamazione quinquies, ma solo alcune novità riguardanti la quater, con particolare riferimento alla riapertura fino al 30 aprile 2025 per i contribuenti decaduti 

Rottamazione quinquies: l’emendamento della Lega

Dopo l’esclusione del suo emendamento dal decreto Milleproroghe, in seguito all’inammissibilità dichiarata dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, la Lega non ha mollato la presa e a febbraio scorso ha presentato il disegno di legge n. 1375

A che punto è la rottamazione quinquies? Il testo è attualmente fermo a Palazzo Madama e visti i tempi lunghi, come evidenziato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, sarà necessario rivedere le scadenze ipotizzate in un primo momento che parlavano di una prima rata entro il 31 luglio 2025. 

Quando parte la rottamazione quinquies?

Vista la fase di stallo al Senato, fare previsioni su quando partirà la rottamazione quinquies è davvero molto difficile. Non essendoci ancora una norma ufficiale che istituisce la nuova sanatoria, non è possibile indicare quando esce. Al momento si possono fare solo ipotesi e una delle più concrete è che la rottamazione quinquies possa partire nel secondo semestre dell’anno in corso. L’annuncio potrebbe arrivare verosimilmente tra settembre e novembre, seguito da un iter legislativo che renda possibile l’entrata in vigore prima della fine del 2025. 

Chi può accedere alla rottamazione quinquies?

In attesa di novità dal fronte politico, stando alle indicazioni contenute nella proposta avanzata dalla Lega, la rottamazione quinquies dovrebbe ricalcare un po’ la precedente, vale a dire la quater, con l’introduzione di alcune importanti novità. In linea generale potranno accedere alla prossima definizione agevolata i contribuenti che hanno debiti affidati alla riscossione a partire dall’1 gennaio 2000 e fino al 31 dicembre 2023

L’accesso alla rottamazione quinquies sarà esteso anche a coloro che hanno chiesto l’ammissione ad altre definizioni agevolate, salvo poi essere decaduti per il mancato rispetto delle scadenze previste. Con la nuova rottamazione sarà possibile quindi rientrare nel piano e beneficiare delle agevolazioni previste. 

La domanda per la rottamazione quinquies potrà essere presentata da persone fisiche con cartelle esattoriali aperte, ma anche da persone giuridiche, come i titolari di partita IVA, o lavoratori autonomi e professionisti, così come piccole e medie imprese.

Come aderire alla rottamazione quinquies

Per aderire alla rottamazione quinquies, con ogni probabilità le modalità saranno le stesse già seguite per le precedenti. Una volta inoltrata la richiesta attraverso il canale messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, bisognerà attendere il responso di quest’ultima. 

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In caso di accoglimento della domanda, infatti, si riceverà il piano di pagamento che, secondo quanto previsto dal disegno di legge sulla rottamazione quinquies, potrà avvenire in due modi: in un’unica soluzione, oppure a rate, fino a un massimo di 120, quindi in un arco temporale di 10 anni, con la possibilità di saltarne fino a 8 senza che questo comporti la decadenza dal piano. 

Qual è la scadenza per la rottamazione quater nel 2025?

Mentre bisogna ancora attendere per la quinquies, ricordiamo che è ancora in vigore la rottamazione quater, per la quale è stato possibile presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025. In tal caso, la data da segnare sul calendario è quella del 31 luglio 2025, termine entro cui versare quanto dovuto in un’unica rata. 

Chi ha scelto di dilazionare il pagamento potrà farlo in 10 rate, di pari importo, di cui le prime due andranno saldate il 31 luglio e il 30 novembre 2025, mentre per quelle del 2026 e del 2027 le scadenze saranno: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. 

Per quanti hanno presentato l’istanza entro il 30 giugno 2023, sarà necessario procedere al versamento dell’ottava rata entro la scadenza del 31 maggio 2025, che slitta al 9 giugno con i giorni di tolleranza, per non perdere i benefici della definizione agevolata. 



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