17 Maggio 2025
Incentivi 2025 PMI per autoproduzione da fotovoltaico e minieolico


Le piccole e medie imprese italiane (PMI) potranno contare su un nuovo strumento per investire durante il 2025 nell’autoproduzione di energia pulita: incentivi utillizzo di fonti come fotovoltaico e minieolico.


Dal 4 aprile 2025 è infatti attivo lo sportello per accedere agli incentivi previsti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di favorire l’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico e il minieolico. Il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato al 17 giugno 2025.

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Un’opportunità per ridurre i costi energetici

Il provvedimento, stabilito con decreto del 14 marzo 2025, rientra nella Misura 7 – Investimento 16 del PNRR e prevede contributi a fondo perduto per sostenere progetti orientati all’autoproduzione e all’autoconsumo energetico. Le imprese potranno richiedere l’agevolazione per impianti che producano energia elettrica da fonti rinnovabili da utilizzare direttamente nei propri processi produttivi. È prevista anche la possibilità di includere sistemi di accumulo per conservare l’energia e sfruttarla in un secondo momento.

Gli incentivi 2025 alle PMI per autoproduzione da fotovoltaico e minieolico: chi può partecipare

L’iniziativa è rivolta alle piccole e medie imprese attive su tutto il territorio nazionale, con alcune eccezioni: sono escluse le aziende operanti nei settori del carbone, della pesca, dell’acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli. Inoltre, per accedere agli incentivi, le attività devono rispettare i criteri ambientali stabiliti dalla normativa europea, in particolare il principio del “non arrecare danno significativo” (DNSH), sancito dal Regolamento UE n. 852/2020.

Interventi finanziabili e percentuali di contributo

Il pacchetto di agevolazioni prevede contributi per coprire parte delle spese sostenute dalle imprese per realizzare impianti fotovoltaici e minieolici, nonché per installare batterie o altri sistemi di stoccaggio energetico. Sono considerati ammissibili solo gli investimenti compresi tra i 30 mila euro e il milione di euro. L’intensità del contributo varia a seconda della tipologia di impresa:

  • 40% per micro e piccole imprese;

  • 30% per le medie imprese;

  • 30% aggiuntivo per la componente di accumulo energetico;

  • 50% per eventuali spese di diagnosi energetica.

Risorse e criteri di selezione

Lo stanziamento complessivo è pari a 320 milioni di euro, dei quali:

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  • il 40% è riservato alle imprese localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);

  • un ulteriore 40% è destinato esclusivamente alle micro e piccole imprese.

Le richieste saranno valutate secondo una procedura a graduatoria, basata su criteri predefiniti, tra cui coerenza progettuale, impatto energetico e sostenibilità.

Come presentare la domanda

Le imprese interessate dovranno inviare la propria candidatura esclusivamente per via telematica, attraverso la piattaforma disponibile sul sito di Invitalia, l’agenzia incaricata della gestione operativa della misura. Lo sportello è aperto dalle ore 12.00 del 4 aprile 2025 e, grazie a un aggiornamento del decreto del 31 marzo, resterà accessibile fino alle ore 12.00 del 17 giugno 2025.

Questa iniziativa rappresenta un’occasione concreta per le PMI italiane di rafforzare la propria autonomia energetica, contribuendo al contempo alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni.

Il testo del decreto di proroga degli incentivi

Qui il documento completo.



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