18 Maggio 2025
presentato il Bando Cinema 2025



“Infinite storie, infinite luoghi”, tra Film Commission di regioni dalla lunga storia e blasone, all’Italian Pavilion allestito da Cinecittà all’interno dell’Hotel Majestic di Cannes, si è tenuto il panel Marche, the Place to Be, in cui Andrea Agostini e Francesco Gesualdi – rispettivamente presidente e direttore di Marche Film Commission – hanno presentato orgogliosamente il bando 2025. Con un budget di 2.6 milioni, il Bando Cinema 2025 viene in seguito a due anni e mezzo di “risultati sorprendenti” in cui ben 35 produzioni hanno visto nella regione Marche un luogo ideale in cui raccontare le proprie storie.

Con 11 milioni già investiti, i bandi 2023 e 2024 hanno avuto, infatti, un impatto notevole, soprattutto considerando la marginalità che le Marche hanno avuto da sempre nel tessuto dell’industria cinematografica italiana: ben 1.935 le giornate di riprese accumulate nel biennio, 26 progetti tra film e serie tv, con 1.124 professionisti marchigiani coinvolti. “Abbiamo scoperto che ci sono tantissimi professionisti marchigiani che lavoravano nell’audiovisivo, ma in altre regioni, e che sono felici di tornare a lavorare nelle Marche. – commenta Agostini – Per questo stiamo cercando di lavorare sulla formazione: è un mercato su cui vale la pena investire”.

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I 2.6 milioni del nuovo bando sono così ripartiti: 530mila euro per corti, documentari e format, 2,080 milioni di euro per film e serie. I contributi massimi per categoria sono i seguenti: 300mila euro per i film, 600mila per le serie, 100mila per i documentari, 80mila per i format e 30mila per i cortometraggi. “Toglieremo il limite dei 35 anni per i registi di cortometraggi – specifica Agostini – i corti non vanno più considerati prove d’esordio di giovani registi, ma vere e proprie opere d’arte”.

Le finalità e gli obiettivi del bando sono: rafforzare la filiera audiovisiva delle Marche, valorizzare il suo territorio e migliorarne il posizionamento nel mercato audiovisivo. La regione, infatti, viene fuori da una “situazione grave, anche a livello turistico – rivela Gesualdi – ma ci siamo dati da fare e abbiamo iniziato a raccontare le potenzialità delle Marche a interlocutori che non ne avevano coscienza. I risultati stanno venendo con una rapidità che non mi aspettavo”.

Con quattro produzioni attualmente attive sul territorio, “c’è la volontà di continuare a investire e mettere risorse per gli anni a venire – conclude Agostini – in futuro potremmo dire non di avere fatto una bellissima bolla, ma di essere diventati un mercato consolidato e affidabile”.



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