
RAMSES GROUP NEWS n. 732 – 05 maggio 2025
Incentivo prorogato al 2025
Nel quadro delle agevolazioni fiscali italiane, il Credito d’Imposta ZES 2025 si conferma come una delle principali occasioni per chi desidera investire nel Sud Italia. È una misura strategica pensata per rilanciare l’economia meridionale, sostenendo le imprese che realizzano nuovi investimenti produttivi nelle Zone Economiche Speciali (ZES).
Definizione
Il Credito d’Imposta ZES è un’agevolazione fiscale ideata per favorire gli investimenti delle imprese operanti o intenzionate a operare nelle Zone Economiche Speciali.
Queste aree, introdotte con il Decreto-Legge n. 91/2017, offrono vantaggi fiscali e procedurali per attrarre capitali e promuovere lo sviluppo industriale nel Sud.
Con la Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), l’incentivo è stato prorogato al 2025, con alcune rilevanti modifiche: nasce la ZES Unica, attiva dal 1° gennaio 2024, che include Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La creazione della ZES Unica semplifica la gestione delle agevolazioni e amplia l’accesso alle imprese interessate.
Il credito è destinato a chi investe in beni strumentali materiali da impiegare in strutture produttive situate nella ZES Unica, favorendo investimenti stabili e l’incremento occupazionale.
Requisiti
Il beneficio è rivolto a tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica e dal regime contabile, localizzate nelle regioni della ZES Unica.
Tuttavia, è indispensabile rispettare specifici requisiti.
– Localizzazione: gli investimenti devono avvenire in una regione ZES.
– Tipologia: investimenti in beni strumentali materiali (macchinari, impianti, immobili produttivi).
– Destinazione d’uso: i beni devono servire a strutture produttive esistenti o nuove.
– Regolarità fiscale e contributiva: DURC regolare, assenza di stato di liquidazione o procedure concorsuali.
– Vincoli temporali: i beni devono restare nella struttura produttiva per almeno 5 anni (o 3 anni per le piccole imprese).
Sono escluse:
– le imprese in difficoltà;
– quelle operanti in settori esclusi dai regolamenti UE (produzione primaria di prodotti agricoli, pesca, acquacoltura).
Interventi ammissibili
Il Credito ZES 2025 riguarda investimenti avviati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, nell’ambito di progetti di investimento iniziale.
Sono agevolabili:
– macchinari, impianti, attrezzature nuove e funzionali all’attività produttiva;
– terreni e immobili strumentali (acquisto, costruzione, ampliamento).
Importante: il valore di terreni e fabbricati non deve superare il 50% del valore complessivo dell’investimento.
Anche il leasing finanziario è ammesso, se prevede il riscatto finale del bene.
Ulteriori condizioni:
– valore minimo dell’investimento: 200.000 euro;
– solo beni nuovi, ad uso esclusivo dell’impresa e devono restare nella disponibilità dell’azienda per almeno 5 anni (3 per le piccole imprese);
– esclusi beni usati, mezzi di trasporto e beni a utilizzo promiscuo.
Se adeguatamente pianificata, questa misura permette alle imprese di realizzare investimenti strategici riducendo in modo significativo il carico fiscale, incentivando l’ammodernamento e lo sviluppo delle attività imprenditoriali nel Sud Italia.
Percentuali di agevolazione
Le aliquote variano in funzione della regione e della dimensione aziendale, come stabilito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale.
Le imprese devono verificare con precisione la localizzazione dell’investimento al fine di applicare la percentuale corretta.
La classificazione delle zone si basa sul livello di sviluppo economico, mentre le aliquote sono studiate per incentivare in particolare le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono il motore dell’economia del Sud.
Punti chiave
– Percentuali più elevate per le PMI
– Calcolo sul totale degli investimenti agevolabili
– Credito fruibile solo in compensazione tramite modello F24
– Non concorre a formare la base imponibile IRPEF/IRES o IRAP
– Cumulabile con altri incentivi nei limiti degli aiuti di Stato
Il rispetto dei vincoli normativi è fondamentale: in caso di errori, l’Agenzia delle Entrate può recuperare il credito con sanzioni e interessi.
Tempistiche e procedura
L’accesso al credito ZES 2025 richiede due comunicazioni obbligatorie.
Fase 1 – Comunicazione preventiva (31 marzo – 30 maggio 2025):
– indicazione delle spese già sostenute e previste;
– presentazione telematica tramite il modello dell’Agenzia delle Entrate.
Fase 2 – Comunicazione finale (18 novembre – 2 dicembre 2025):
– conferma dell’avvenuta realizzazione degli investimenti;
– dichiarazione del credito spettante;
– allegazione delle fatture elettroniche e della certificazione da professionisti abilitati.
Utilizzo del credito
Una volta ricevuta l’autorizzazione dall’Agenzia delle Entrate:
– si utilizza il credito in compensazione con modello F24 (secondo quanto previsto dall’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997);
– va rispettato il limite annuale di utilizzo previsto per gli aiuti di Stato;
– occorre annotare il credito nei registri contabili (bilancio o libro inventari);
– è obbligatoria la conservazione della documentazione di supporto.
Il mancato rispetto delle condizioni o l’uso improprio comporta la revoca dell’agevolazione con recupero delle somme. È quindi fondamentale avvalersi di una consulenza professionale per la corretta gestione dell’intero iter, dalla progettazione dell’investimento fino all’effettiva fruizione del credito.
Benefici principali
Il Credito d’Imposta ZES 2025 offre vantaggi concreti:
– risparmio fiscale immediato: riduzione delle imposte (come IVA, IRPEF, IRES, contributi INPS e altre imposte) tramite compensazione F24;
– cumulabilità: possibilità di combinare l’incentivo con altri aiuti (es. Piano Transizione 5.0);
– ottimizzazione finanziaria: miglioramento del cash flow e della capacità di investimento;
– sviluppo territoriale: incentivo alla modernizzazione e alla crescita occupazionale nel Sud.
Conclusioni
Il Credito d’Imposta ZES 2025 rappresenta una straordinaria opportunità fiscale per chi investe nel Mezzogiorno.
Vista la complessità delle procedure, è altamente consigliato affidarsi ad una consulenza professionale, per garantire il corretto accesso al beneficio ed evitare rischi di revoca.
La ZES 2025 è più di un semplice incentivo: è un vero motore di rilancio per le imprese del Sud. Approfittane per costruire il futuro della tua azienda, risparmiando sulle tasse in modo sicuro e conforme alla normativa.
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