
Quali sono le agevolazioni fiscali e gli incentivi 2025 per chi ritorna dall’estero? Le agevolazioni fiscali disponibili per ritorna dall’estero sono ancora diverse, pur se riviste e ridotte rispetto a quelle previste negli anni scorsi.
Per incentivare il rientro in Italia di cittadini residenti all’estero ci sono diverse misure valide per coloro che risultano altamente qualificati e per i lavoratori e i professionisti. Esistono attualmente due principali misure per il rientro di cittadini e dei lavoratori residenti all’estero: il regime dei lavoratori rimpatriati e il regime per docenti e ricercatori. Vediamo cosa prevedono nel dettaglio.
- Cosa prevede il regime dei lavoratori rimpatriati
- Le agevolazioni disponibili per i docenti e i ricercatori e le condizioni per usufruirne
Cosa prevede il regime dei lavoratori rimpatriati
Il regime dei lavoratori rimpatriati è destinato ai lavoratori dipendenti e autonomi che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.
Prevede una detassazione al 50% o al 60% del reddito prodotto nel Paese entro il limite massimo di un reddito agevolabile di 600mila euro e per usufruirne è necessario non essere stati residenti in Italia nei tre anni precedenti il trasferimento.
Se il vecchio regime prevedeva una detassazione dal 70 al 90% del reddito, il nuovo è decisamente meno conveniente, considerando la percentuale prevista tra il 50 e il 60% ed entro un determinato limite di reddito.
E’ possibile ottenere il massimo beneficio fiscale se il lavoratore si trasferisce in Italia con un figlio minore, o se nasce un figlio o si adotta un minore nel periodo di fruizione ed è necessario che il minore sia residente in Italia.
L’agevolazione per i lavoratori rimpatriati è applicabile dal periodo di imposta del trasferimento e per i successivi quattro, per un periodo totale di cinque anni.
Precisiamo che non sono agevolabili i redditi d’impresa, né altri redditi come plusvalenze finanziarie.
Le agevolazioni disponibili per i docenti e i ricercatori e le condizioni per usufruirne
L’altro incentivo disponibile è quello rivolto solo ai docenti e ai ricercatori. Per coloro che hanno svolto attività all’estero e ritornano in Italia è, infatti, prevista un’esenzione dall’Irpef del 90% sui redditi derivanti dall’attività di docenza o ricerca.
Ciò significa che le imposte si pagano solo sulla residua parte del 10% dei redditi percepiti.
Possono accedere all’agevolazione fiscale i contribuenti che soddisfano i seguenti requisiti:
- sono in possesso di un titolo di studio universitario o equiparato;
- sono stati non occasionalmente residenti all’estero;
- hanno svolto documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno 2 anni continuativi;
- svolgono l’attività di docenza e ricerca in Italia;
- acquisiscono conseguentemente la residenza fiscale nel territorio dello Stato italiano.
L’agevolazione fiscale per i docenti e i ricercatori rientrati in Italia riguarda i redditi di lavoro dipendente o autonomo da questi prodotti in Italia al loro rientro e vale per un periodo di sei anni che possono salire a 8 se i docenti o i ricercatori hanno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo.
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