
Il convegno promosso dai Cinquestelle. “Sicilia e Calabria hanno enormi potenzialità ma serve una regia istituzionale per valorizzare le imprese”
MESSINA – È ancora possibile un futuro nel segno del lavoro in Sicilia e Calabria? O il sud d’Italia deve rassegnarsi all’evaporazione di ogni speranza, tra disoccupazione, questione meridionale rimossa e propaganda non avvalorata dai fatti? Il convegno di ieri, alla Camera di commercio di Messina, dal titolo “Costruiamo il lavoro di domani – Innovazione, Territorio, Europa”, ha rappresentato un’occasione per insistere su un concetto fondamentale: nulla è perduto al sud. E, in Sicilia e Calabria, l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale possono essere utili alleati di una rinascita economica, purché ci sia una regia politica e istituzionale. L’incontro è stato promosso dal Gruppo territoriale M5S, Movimento Cinquestelle di Messina.
Francesco Pagano, organizzatore dell’evento e docente di informatica, lo ha posto come premessa: “L’obiettivo è creare un gruppo di lavoro interuniversitario, tra Sicilia e Calabria, capace di attrarre fondi europei sull’intelligenza artificiale e la transizione digitale. La presenza di realtà come Innovation Island può rafforzare il ponte tra formazione, impresa e istituzioni. E informazione, formazione e collaborazione possano trasformarsi in leve concrete per il futuro del lavoro nel Mezzogiorno”.
A moderare l’incontro la professoressa Laura La Fauci (Gruppo territoriale M5S). I saluti istituzionali sono stati quelli di Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio di Messina, del sindaco Federico Basile, della senatrice Cinquestelle Barbara Floridia e del segretario generale della Cgil di Messina Pietro Patti. Tra gli interventi, i deputati Dario Carotenuto (segretario commissione Lavoro alla Camera) e Antonio De Luca su “Lavoro e disabilità” (capogruppo M5S all’Ars), la segretaria confederale Cgil Messina Stefania Radici, l’informatico Francesco Pagano (rappresentante M5S gruppo di Messina) e il ricercatore del Cnr Gianni Pezzotti (Gruppo territoriale Cinquestelle). In più, c’è stato un intervento video dell’economista Clara Mattei dagli Usa, dove è direttrice del Che, Centro per l’economia eterodossa presso l’Università di Tulsa, Oklahoma.
In relazione ai temi del confronto, mette in rilievo l’informatico Pagano: “Non ci vuole un’arca di scienza per capire di cosa abbiano bisogno i territori. Le imprese chiedono deburocratizzazione, incentivi se è possibile ma soprattutto un coordinamento e una spinta a livello istituzionale. Purtroppo a Messina nessuno profeta in patria (nemo propheta in patria). Abbiamo tante aziende messinesi ma non vengono considerate. Sulla mia startup, Camera di compensazione, ovvero un sistema per far pagare le aziende senza mettere denaro, ad esempio, è stato fatto un articolo sul Sole 24 Ore ma chieda a qualche messinese se la conosce”.
“Serve una regia istituzionale per favorire l’inserimento delle imprese nel territorio messinese”
E sull’importanza di una “regia istituzionale e di un coordinamento”, per favorire l’inserimento delle imprese nel territorio, insiste pure Stefania Radici (Cgil Messina). Nel momento in cui, grazie alla sinergia tra Comune e Università, si deve riempire di contenuti il futuro polo tecnologico I-hub, diventa fondamentale rafforzare l’idea di una regia complessiva. Burocrazia snella, agevolazioni e servizi, sostegno e collaborazione sono leve centrali per poter invertire la rotta nel campo dell’innovazione tecnologica. Messina e il’area dello Stretto non sono tagliate fuori ma bisogna fare in fretta.
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