12 Maggio 2025
Alluvione, Alice Buonguerrieri: “Dal governo fondi record, pulizia dei fiumi in ritardo”


Cesena, 12 maggio 2025 –  A due anni compiuti dalla tragedia dell’alluvione, l’onorevole Alice Buonguerrieri, presidente di Fratelli d’Italia di Forlì-Cesena, stila il suo bilancio sulla complessa ricostruzione.

Da dove partiamo, onorevole?

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“Il primo pensiero va a tutti coloro che vivono nel timore di poter finire di nuovo sott’acqua, cittadini che hanno abitazioni, terreni, aziende limitrofe ai fiumi già ripetutamente esondati in questi due anni e che ancora oggi costituiscono un serio pericolo per la presenza di detriti, fogliame e cataste di tronchi accumulati ai margini”.

Avete segnalazioni in tal senso?

“Tante e i sopralluoghi evidenziano tutti la stessa situazione: mentre i risarcimenti di competenza governativa fanno il loro corso, la messa in sicurezza del territorio, specie la pulizia dei fiumi di competenza esclusiva della Regione, è in grave ritardo”.

Che cosa ha fatto il governo Meloni?

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“Ha fatto ottimamente la sua parte. Dichiarato lo stato di emergenza, ha stanziato le risorse urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite, poi ha rimborsato il 100% delle somme urgenze, gli interventi effettuati nell’immediatezza dagli enti locali, come ripristinare strade interrotte da frane e consentire ai cittadini di accedere alla propria abitazione o azienda, e ha quindi stanziato le risorse necessarie per la ricostruzione sia pubblica che privata per sette miliardi, in tempi record, incluso il rimborso forfettario del mobilio danneggiato, mai riconosciuto prima”.

A che punto è la ricostruzione privata?

“Tutte le domande presentate fino ad oggi sono state processate. Alcune sono già state concluse positivamente, 3.661 pratiche per oltre 167 milioni, a cui si aggiunge il rimborso per i beni mobili danneggiati pari ad oggi ad oltre un milione e 270mila euro”.

La ricostruzione pubblica come procede?

“Per le somme urgenze sono stati impegnati 490,5 milioni corrispondenti a 3.135 interventi ed erogati 243,6 milioni; per la ricostruzione pubblica sono stati impegnati 2,46 miliardi per 6.444 interventi, di cui erogati 351 milioni. Nelle ultime settimane il governo ha stanziato un altro miliardo per la messa in sicurezza del territorio, ulteriori 30,5 milioni per l’anno 2025 per sgravi in favore delle imprese agricole di medie e grandi dimensioni, che si aggiungono alle misure già previste per le piccole imprese e ha introdotto misure per accelerare ulteriormente le procedure di ricostruzione pubblica e privata. I numeri confermano che il governo Meloni ha stanziato risorse straordinarie, superiori rispetto alle richieste ad oggi avanzate e la sinistra anziché continuare strumentalmente a chiedere risorse dovrebbe prima di tutto spendere quelle già stanziate”.

Sono stati anche due anni di infinite polemiche, non sopite, tra Fratelli d’Italia e il Pd sul fatto e il non fatto.

“Vede, il punto è che bisogna passare dalla cultura dell’emergenza alla cultura della prevenzione intervenendo sul territorio con opere idrauliche e interventi che la sinistra, a causa del suo ambientalismo ideologico, non ha fatto e non intende fare. E per celare questa sua inazione accusa il governo che stanzia le risorse ma non può intervenire su ciò che, per legge, è di competenza della Regione. La soluzione strutturale al problema si avrà solo quando il centrodestra governerà la Regione al posto di questi ambientalisti radical chic”.

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