14 Maggio 2025
Il decreto bollette è legge: le misure per Imprese, ASD e SSD


Diverse le misure finalizzate a ridurre il costo dell’energia delle imprese, mentre per le società sportive, in particolare con riferimento alle piscine, è previsto un contributo a fondo perduto

beatrice.masserini@studiocassinis.com

Nel decreto Bollette (DL n. 19/2025), convertito definitivamente in legge dal Senato nella seduta del 23 aprile 2025, si annoverano diverse misure finalizzate a ridurre il costo dell’energia delle imprese, tra cui l’azzeramento degli oneri generali di sistema per sei mesi per le utenze in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 chilowatt e lo stanziamento, per il 2025, di 600 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Previsto anche un contributo per ASD e SSD.

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Il decreto aumenta di 10 milioni di euro, per il 2025, il «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano», da destinare all’erogazione di contributi a fondo perduto per le ASD e le SSD che gestiscono impianti sportivi e piscine, nonché per ulteriori enti, per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica, portando le risorse a ciò dedicate, per il corrente anno, da 25 milioni di uro a 35 milioni di euro. La disposizione introdotta prevede, inoltre, che una quota delle risorse destinate a tal fine, pari ad almeno 10 milioni di euro, sia finalizzata all’erogazione di contributi a fondo perduto a favore di ASD e SSD iscritte nel Registro nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche che gestiscono in esclusiva impianti natatori e piscine per attività di base e sportiva.

Le modalità ed i termini di presentazione delle domande, i criteri di ammissione e le modalità di erogazione dei contributi saranno definiti con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi entro il 28 febbraio di ogni anno, in accordo con il MEF ed i Ministri competenti. 

L’adozione tempestiva del decreto è finalizzata al rispetto del tetto di spesa previsto.

La copertura dell’intervento è garantita per 5.238.000 euro mediante il Fondo di parte corrente di cui all’articolo 34-ter, comma 5, della Legge n. 196/2009, mentre la restante parte è coperta con fondi disponibili nello stesso Fondo unico.

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